Musicosophia a Scuola: La Parola ai bambini!

Alla ricerca della ‘Leggerezza dell’Essere’

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Preludio

Musicosophia è un cosa speciale.

Giulia

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E’ un’attività che mi piace tantissimo, perché mi permette di cantare ballare, acquisire tante conoscenze che prima non avevo. Cosa mi piace più di ogni altra cosa è stare in compagnia degli altri bambini quando cantiamo insieme. […] in questo modo avrò la possibilità imparare sempre di più di altre cose nuove e anche di trascorrere dei pomeriggi in armonia.

Sofia

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Avreste mai pensato che la cosa cui anelano di più i bambini di oggi è rilassarsi? E che il loro maggiore desiderio è ‘semplicemente’ imparare cose nuove divertendosi insieme in armonia?
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Allegro Giocoso

Esposizione
Ogni martedì pomeriggio incontro presso l’istituto Gabriele D’Annunzio di Motta Sant’Anastasia (Ct) un gruppo interclasse di 25 bambini di 3^ elementare: insieme ascoltiamo Musica classica secondo il Metodo Musicosophia.

Ma, cosa facciamo e soprattutto perché?
Ho chiesto loro di scrivere una piccola composizione con questo titolo: “Immagino di chiacchierare con il mio migliore amico e sua mamma. Provo a raccontare loro cosa faccio il martedì pomeriggio con la maestra di Musicosophia. Cosa mi piace di più?”

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Sviluppo

Ogni martedì […] ci aspetta la nostra maestra di Musicosophia. Tutti ci disponiamo a cerchio. […] Comincia la sua lezione di Musicosophia, dopo ci fa copiare dal cavalletto dei movimenti a suon di musica. Poi ci fa sdraiare sul pavimento, ci solleva i piedini. […] Le lezioni di Musicosophia mi piacciono molto perché sono rilassanti.

Eugenia

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…Con la maestra di Musicosophia ascoltiamo musica classica e ci rilassiamo. Mi piace quando ci fa ascoltare musiche nuove e […] mi chiama per segnare i movimenti.

Maria Francesca

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All’inizio ci salutiamo e ci sediamo a cerchio […] Poi la maestra ci fa riascoltare e canticchiare la musica del Martedì prima: Noi canticchiamo, scriviamo, giochiamo e facciamo i gesti.

Daniela

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Il martedì pomeriggio noi facciamo Musicosophia. Canticchiamo molto e facciamo i gesti […] con musica di compositori come Mozart…

Alyson & Federica

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E’ bello andare a Musicosophia perché mi fa divertire tanto. [La maestra] ci fa cantare, fare i gesti e scrivere i gesti che dobbiamo fare, infine ci fa fare tanti giochi…

Federico

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A me piace molto la musica e mi sento felice di frequentare questo corso. […] Quando iniziamo [la maestra] ci fa ripetere la lezione precedente, poi prende le bacchette di acciaio e ci fa seguire le linee che ha disegnato alla lavagna.

Deborah

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…Mi piace la musica e mi rilassa. […] La maestra ci ha insegnato a fare dei gesti, a canticchiare insieme alla musica; dopo che impariamo bene la musica ci fa disegnare i gesti sul quaderno. Infine ci fa fare un gioco di rilassamento, sdraiandoci a terra mentre lei passa a sollevarci i piedi…

Aurora

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Facciamo moltissime cose divertenti e facciamo i gesti con le dita e mi diverto sempre. Non mi annoio ma …

Marco

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Ci mettiamo tutti in cerchio.[…] e poi [la maestra] mette la musica e facciamo dei gesti molto rilassanti e bellissimi, poi canticchiando con gli occhi chiusi ci sdraiamo a terra e Tania ci alza i piedi a tempo di musica…

Giulia

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A Musicosophia ho trascorso delle bellissime giornate […]; mi sono divertita un mondo a cantare insieme ai miei compagni, abbiamo fatto dei segni divertenti, poi abbiamo fatto dei giochi rilassanti. L’ultimo era così rilassante che quasi mi stavo per addormentare, e infatti era una ninna nanna.

Gaia

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Tutti noi ci divertiamo a fare Musicosophia. E’ un peccato che dobbiamo andare via presto.

Alyson & Federica

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Ripresa
Ho scelto Musicosophia già diversi anni fa, come percorso di crescita personale.

In qualità di musicoterapista specializzata in ambito preventivo-educativo da 5 anni ho l’opportunità – fino al novembre scorso solo con contratti ‘ad personam’- di realizzare progetti extracurriculari in alcune scuole materne ed elementari, sia pubbliche che private.

Le ragioni per cui una scuola può scegliere di avvalersi di un esperto in musicoterapia sono molteplici e spesso collegate tra loro: favorire l’integrazione primaria e secondaria, migliorare la qualità dell’apprendimento, sviluppare e potenziare la capacità creativa, coadiuvare nella risoluzione di conflitti relazionali, mitigare gli effetti negativi di eventuali disagi sociali, promuovere nuove competenze degli insegnanti …e così via.

Sin da subito ho scoperto che concentrandomi esclusivamente sull’applicazione del Metodo Musicosophia, con la sua apparente e quasi ‘disarmante’ semplicità, gli interventi risultavano più profondi, più incisivi, più completi, spesso superando nei risultati gli stessi obiettivi focalizzati con l’intervento richiesto. E perciò ho deciso di accantonare la Musicoterapia per dedicarmi con il mio lavoro quasi esclusivamente alla diffusione e applicazione di questo Metodo.

Quest’anno la gioia di poter di nuovo lavorare a scuola con un gruppo di bambini è stata notevolmente amplificata dal fatto che per la prima volta un istituto comprensivo statale della provincia di Catania ha ricercato espressamente l’intervento di un ‘esperto in Musicosophia®’ in un bando pubblico per lo sviluppo delle competenze nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (P.O.N.).

Per Noi tutti che in Italia, in Europa e anche in America e Sudamerica, da tanti anni lavoriamo per la diffusione e l’applicazione del Metodo, sforzandoci di far riconoscere la serietà, la professionalità, la solidità culturale, lo studio costante e la formazione permanente che sta dietro ogni pur piccolo seminario di presentazione, cercando così di emergere nel mare di nuove proposte e nuove professionalità, questo primo e inaspettato ‘riconoscimento ufficiale’ costituisce una grande soddisfazione, un consolidamento della stima sociale di cui il Metodo gode già da tempo in ambienti selezionati e sicuramente un precedente importante dal punto di vista normativo e legislativo per il futuro riconoscimento definitivo del Titolo “Formazione in Musicosophia)

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Coda
La gioia più grande, però, resta la certezza che il mio modesto desiderio di cercare di mostrare ai bambini, seppur per brevi e limitati periodi, un modo diverso di Essere Individui oggi, aderisce perfettamente con il Loro desiderio più intimo e profondo.

Con questi ‘semplici giochi di ascolto’, che i bambini definiscono come divertenti e rilassanti, Noi di Musicosophia cerchiamo di ‘insegnare’ loro una nuova e inusitata ‘leggerezza dell’Essere’: il vivere intensamente ‘respirando’ la Bellezza superiore che si nasconde dentro l’Arte in generale, la Musica classica in particolare. E i bambini, seppur solo intuitivamente, riconoscono la profondità di contenuti con cui ‘solo giocando’ vengono a contatto: loro lo chiamano ‘divertimento’, ‘rilassamento’ ‘armonia’, ma di fatto dichiarano che ogni appuntamento è atteso perché permette loro di ‘imparare cose nuove’. Cose nuove semplici, genuine ma soprattutto molto nutrienti che possono contribuire in maniera rilevante a che questi piccoli uomini possano crescere meglio e diventare adulti più forti, più sereni, più equilibrati; ma soprattutto individui che portano dentro di sé, assieme all’eco della grande Musica, una consolidata esperienza, intima e profonda, di gioia interiore e armonia con l’Universo.

Tania Donati