Verslag “Mozart en opera” De Glind/Amersfoort 2012

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Primavera 2012: Pomeriggi musicali per bambini a Catania

Finalmente dopo due anni di ‘paziente attesa’ anche qui a Catania con lo sbocciare della primavera siamo riusciti a concretizzare due pomeriggi musicali per bambini.

Nei 2 incontri si sono gioiosamente riuniti per ascoltare Musica Classica secondo il Metodo-Musicosophia 8 bambini – dai 5 a di 10 anni.

In entrambi i casi le due ore passate insieme sono state molto proficue e dense di contenuto.

Al primo pomeriggio 4 di loro erano venuti solo per consiglio dei genitori che hanno assistito al nostro lavoro, ma i bambini si sono appassionati subito al Metodo Musicosophia, il che ha permesso inaspettatamente sin dal primo approccio di affrontare approfonditamente due brani (Charpentier Te deum preludio_ Mozart “les petits riens” Andantino) in tutto il percorso di analisi  rispettando tutte le tappe del Metodo sino alla meloritmia.
E ciò senza nessun segno di noia. Sono stati proprio i bambini a chiedere di andare più a fondo:
Dopo avere visto la meloritmia del primo brano hanno chiesto ‘Come si fa a scrivere la Musica?’ e così con il secondo brano partendo dal riconoscimento del ‘punto più alto ‘ e dal gesto ciascuno di loro si è potuto sperimentare nella ‘scrittura della musica’: con grande soddisfazione loro e anche mia!
Tutto è avvenuto spontaneamente e fluidamente: si poteva percepire di ciascuno l’entusiasmo crescente dovuto alla possibilità di  imparare a conoscere a fondo la musica…

Al secondo incontro il gruppo di bambini si è raddoppiato. E al riunirsi sembrava che non fosse passato quasi un mese dalla prima volta. Si è percepito subito la gioia del reincontrarsi ma anche di ritrovare la Musica e i giochi che il Metodo-Musicosophia loro propone.
Abbiamo perciò fatto ancora tutto il percorso di analisi, dal canto, al tagliare le melodie, a distinguerle qualitativamente sino alle meloritmia, lavorando instancabilmente (Loro!!!) per più di una ora sul Valse da Mödlinger Tänze WoO 17 di Beethoven…
Poi dopo una breve pausa per sfogarci e rifocillarci…
…Abbiamo cercato ‘giocando’ il punto culminante della Marcia degli Elfi dal Sogno di una notte di mezza estate di Mendelssohn, ascoltando, canticchiando, facendo il gesto ad imitazione. Infine siamo passati alla meloritmia e alle tanto amate bacchette: così restando su questa musica un’altra buona mezz’ora!

Nonostante io lavori con i bambini già dal 2007, ogni volta torno a stupirmi delle notevoli capacità intuitive di questi piccoli ascoltatori coscienti e della facilità con cui entrano subito in dialogo profondo e consapevole con la Musica. In questi incontri ho potuto inoltre verificare con i miei occhi che con questo Metodo la capacità di mantenere l’attenzione e concentrazione è amplificata: i bambini restano su uno stesso brano musicale per lungo tempo senza annoiarsi né distrarsi.
Segno questo – credo – che il Metodo – Musicosophia li appassiona e, soprattutto, che la Musica Classica li nutre profondamente.

E’ stato molto bello pensare che contemporaneamente un altro gruppo di bimbi si riuniva e faceva la stessa bella esperienza a Piove di Sacco: anche l’unità in spirito e la fratellanza sono principi che la Musica Classica e il Metodo Musicosophia ci possono insegnare…

Qui in Sicilia ci siamo dati appuntamento al 27-28 ottobre 2012 per la grande festa autunnale del Seminario Pedagogico.

Tania Donati

Herbst 2012 St. Peter: Musicosophia für Einsteiger

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Bericht Seminar Franz Schubert: „Des Menschen Seele gleicht der Musik“ Gmunden/Traunsee 2012

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Bericht Fortbildungslehrgang Maria Lindenberg 17. – 20. Mai 2012

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Pasqua Sankt Peter: 5.- 8.04.2012, “De Profundis”

La dimensione meditativa del
Metodo – Musicosophia

Una opinione personale: Tania Donati

La Scuola Internazionale di Musicosophia, con il prezioso aiuto delle relative associazioni nazionali, offre ogni anno agli ascoltatori coscienti e ai nuovi amici che desiderano farne esperienza, tre occasioni speciali di incontro: il seminario di fine anno, il congresso internazionale e il seminario della settimana di Pasqua, tutte ugualmente importanti. (…)

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Roma: Seminario del 4 e 5 febbraio 2012 J. Brahms e il suo “Requiem Tedesco”.

Roma 6 febbraio 2012,
Carla Silla

Preambolo

Due giorni prima del seminario, a Roma siamo tutti in fibrillazione. Si prevedono freddo, neve e gelo. Forse che la capitale si sta preparando a questo evento dopo ben ventisette anni dall’ultima nevicata? Neanche per sogno! Il pensiero emergente è quello che attribuisce a questa città una specie di immunità acquisita nel tempo da ogni attacco, anche meteorologico, solo perché è considerata “eterna” dalla storia.

Il maltempo, purtroppo, scoraggia anche quei pochissimi iscritti che col passare delle ore diventano sempre più indecisi. A complicare le cose ulteriormente ci si mette anche l’allarmismo dei media che non tarda a produrre i suoi effetti.

Sabato 4 febbraio la città si sveglia sotto la neve, come previsto, ma non nevica più. Col passare delle ore esce anche un pallido sole che scioglie la neve ma non le tensioni dei cittadini che anzi aumentano.

Il telefono squilla ininterrottamente. Oggi saremo proprio pochini al seminario, mi dico. Fuori si respira un’aria frizzantina e pulita. Roma sotto la neve è proprio magnifica! Il paesaggio innevato mi ricorda i seminari di capodanno in quel di St. Peter dove copiosi e canditi fiocchi di neve che danzano al suono della musica proveniente dall’interno della scuola internazionale disegnando nell’aria un paesaggio fiabesco.

Mi dirigo verso la metropolitana con molto anticipo per essere puntuale al luogo del seminario, dove incontro subito Gebhard che è già lì. Ci salutiamo calorosamente. Non è molto sorpreso né per la neve né per il freddo giacché viene da meno diciotto gradi, come dargli torto?! Condivido con lui la mia frustrazione per le attese riposte su questo seminario.

Per tutta risposta lui mi dice di non avere aspettative e di non meravigliarsi più di niente di fronte a un dato di fatto. È vero, la realtà è quella che è, non si può cambiare; quello che possiamo cambiare è il nostro atteggiamento verso di essa, senza giudizio e pregiudizio.

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24 MARZO 2012 – VII° SEMINARIO PEDAGOGICO A NAPOLI

Anche quest’anno si è tenuto a Napoli il Seminario Pedagogico condotto come sempre da Hubert Pausinger: siamo arrivati alla VII° edizione e quello che ci ha colpito, oltre alla consueta bella energia e gioia che si creano durante il lavoro musicale, è stato vedere quanto siano cresciute le bambine “veterane”, che partecipano ai seminari dalla prima volta, che stanno sbocciando come fiori e si stanno trasformando in giovani ragazze; ma il loro amore per la musica e per Musicosophia è rimasto immutato, come pure l’entusiasmo e la presenza attiva durante i giochi di ascolto. Spontaneamente si sono messe al servizio dei partecipanti più piccoli, aiutandoli e sostenendoli quando ce n’era bisogno… questo ci ha commosso e ci fa ben sperare che l’evoluzione del loro percorso come ascoltatrici consapevoli possa proseguire ancora a lungo. Francesca ha scritto alcune considerazioni sulla sua esperienza:

del seminario mi è piaciuta l’esperienza di ascoltare e di parlare con la musica… Hubert sa spiegare bene la musica come se raccontasse una fiaba. A casa sto continuando ad ascoltare Il flauto magico e Papageno e ricordo ancora bene il ballo che ci hai fatto preparare… Grazie di tutto, un abbraccio e a presto, Francesca

Al pomeriggio era presente un’intera famiglia: padre, madre e i loro tre figli; un giovane padre con la sua bambina di tre anni; e altri bambini accompagnati dalle madri: è sempre bello vedere queste diverse generazioni condividere quest’esperienza musicale, che nutre di gioia e di un’energia sottile molto vitale e luminosa: di sicuro è un nutrimento che ci accompagnerà a lungo.

Grazie ad Hubert, che con la sua consueta bravura e sensibilità riesce ogni volta a creare un’atmosfera magica in cui la Musica parla e racconta le sue storie; grazie a Nora, che ogni anno rende possibile la realizzazione di questa esperienza meravigliosa.

Manuela Baldessari

„Eine Musikmeditation mit Mozart“ vom 12. bis 14. März 2012 im Kloster Nütschau.

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Recent verschenen: wetenschappelijk artikel over Musicosophia – van prof. Andreas de Bruin, Hogeschool en Universiteit München

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Seminario Pasquale

5 – 8 aprile 2012
„De profundis“
St. Peter / Schwarzwald

Ogni anno, a Pasqua, la Scuola Internazionale di Musicosophia programma un Seminario speciale al quale possono prendere parte anche gli amici che ancora non conoscono il Metodo di Musicosophia. La denominazione “De Profundis” (Dal profondo a te ho gridato, o Signore) si rifà alle parole latine con le quali inizia il Salmo130. E’ l’espressione di un’anima sofferente e in preda a disperazione. È però anche l’espressione di quell’abisso dal quale soltanto può svilupparsi ciò che è veramente grande.

Molti grandi compositori (Orlando di Lasso, J. S. Bach, W. A. Mozart o Mendelssohn-Bartholdy hanno, attraverso i secoli, riconosciuto il profondo significato di questo testo antico musicandolo a modo loro. Chi, andando oltre il contenuto emotivo, afferra la grande idea, scoprirà di poter trovare l’idea del De profundis anche in molte opere strumentali e che essa è lontana dall’essere semplice espressione di un’anima impotente.

In questo Seminario, come primo passo, indagheremo che cosa rappresenti l’idea del “De profundis”. In seguito, con l’aiuto del metodo di Musicosophia, penetreremo negli strati profondi di un’opera per ricavarne il suo profondo significato.

Download opuscolo

W.A. Mozart: Die Welt seiner Opern

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Proseguono i pomeriggi di Musicosophia per bambini a Trento anche nel 2012

Con febbraio sono ricominciati anche nel 2012 i pomeriggi di Musicosophia per bambini e, fino a maggio, è previsto un appuntamento mensile.

Il nostro proposito è cercare di far conoscere ai piccoli partecipanti tanti nuovi brani, per accompagnarli nella scoperta della magia della musica classica e della bellezza di questo Metodo che permette loro di entrare, attraverso il gioco, in una relazione così significativa e intensa con essa.

In questo incontro sono venute due bambine nuove che sono state portate da un partecipante al seminario per adulti che c’è stato a Trento in gennaio: siamo state molto contente di questa energia che ha iniziato a muoversi travasando interesse e partecipanti da un corso per adulti ad uno per bambini. Nostra speranza è che l’energia continui a scorrere e a fluire e che porti ad un seminario per adulti qualche genitore o accompagnatore dei bambini dei nostri pomeriggi.

Ormai si è consolidato un piccolo nucleo di bambini che seguono con costanza gli appuntamenti musicali; non ci sono presenze numerosissime, però quello che ci conforta è constatare dalla modalità di partecipazione e dalle domande ed esigenze che manifestano in particolare le bambine più grandi i progressi che hanno fatto nell’ascolto e nell’applicazione del Metodo.

Anche questa volta abbiamo giocato, canticchiato, usato la bacchetta per seguire le melodie, fatto danzare le mani nella musica; per finire abbiamo poi aggiunto delle nuove foglie al nostro Albero Musicale, che sta ora acquisendo una chioma folta e colorata; insomma, ci siamo divertiti tanto e in armonia. Arrivederci ai prossimi incontri!

Andreina Failo e Manuela Baldessari

Musicosophia in Wien

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México: Curso “Escucho música y aprendo”

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Verslag Mendelssohn-weekend De Glind/Amersfoort

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Vooraankondiging luistercursussen 2012 Musicosophia Nederland

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Bericht Seitenstetten 2011

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TREFFPUNKT KLASSIK-EXTRA: Intervista Gebhard von Gültlingen

Gabriele Beinhorn intervista Gebhard von Gültlingen della Scuola Internazionale di Musicosophia a St. Peter nella Foresta Nera

1. Introduzione

SWR 2 Treffpunkt Klassik-Extra

B: Al microfono Gabi Beinhorn. Oggi abbiamo ospite in studio Gebhard von Gültlingen, uno dei due direttori della Scuola Internazionale di Musicosophia, la scuola dell’ascolto cosciente della musica a St. Peter nell’Alta Foresta Nera. Nella prossima ora e mezza vogliamo parlare insieme di tutto quello che si può imparare con Musicosophia ma anche dell’azione concreta della musica. Per iniziare un caro benvenuto a Gebhard von Gültlingen.

G: Grazie, mi fa piacere avere l’opportunità di essere qui.

B: Mi ha colpito il fatto che il programma musicale da Lei scelto contenga, di fatto, solo un brano vocale, tutti gli altri brani riguardano perlopiù il pianoforte oppure sono sinfonici o prevalentemente brani lenti. C’è una sorta di filo rosso che attraversa il Suo programma musicale?

G: Sì, questa è una domanda molto buona. Naturalmente c’è un filo rosso. Ma devo iniziare dal principio e raccontare una storia molto lunga. Il filo rosso è rappresentato dal rapporto particolare che ho con ognuno di questi brani musicali. Essi mi hanno accompagnato, mi hanno spiegato e chiarito cose. Taluni mi accompagnano da 20/30 anni e sono come degli amici che si incontrano e che si è contenti di poter rincontrare.

B: Ascoltiamo per primo, quasi come ouverture, in entrata, la Sarabanda dalla Suite per violoncello n. 5 di Bach con Mstislav Rostropovich.

Download all’intervista completo

MIT MUSIK IN DAS NEUE JAHR

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Spontanes Sommertreffen der Musicosophia Freunde Österreich

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Neue Übungsgruppe in Frankfurt für schöpferisches Musikhören ab September 2011

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Verslag Beethoven-weekend De Glind / Amersfoort 2011

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Los niños y niñas en MUSICOSOPHIA de la mano de Hubert.

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Nuovo libro di George Balan

Comprendere Bruckner

– Un risveglio per la coscienza –

Luigi Ferraro

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Non si può dire che la letteratura su Bruckner abbondi in Italia, nonostante la graduale ma incontestabile rivalutazione dell’opera del grande musicista austriaco, che trova da noi sempre maggiore, sensibile accoglienza. Tanto più gradita e preziosa è dunque l’apparizione, finalmente anche in lingua italiana, dell’ormai classico studio del prof. George Balan, che vede oggi la luce rivisto e aggiornato per l’occasione.

L’ascoltatore, fattosi anche attento lettore, vi potrà trovare non solo nutriente e sostanzioso alimento per il proprio spirito, ma anche preziose indicazioni per addentrasi, munito di un filo rosso sicuro e infallibile, nel mondo del compositore austriaco così peculiare, incandescente e intenso a volte in maniera sconcertante.

Accostiamoci dunque con particolare attenzione e vero desiderio di apprendere a questo libro che la passione e la competenza del prof. Balan, ma anche la dedizione di chi ce lo ha consegnato risplendente nella nostra lingua, mettono a disposizione per la nostra crescita come ascoltatori e come uomini.

pag. 160
ISBN: 3-929669-24-4
€ 14,00

Bericht zum Fortgeschrittenen-Seminar im Haus Maria Lindenberg Juni 2011

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México: “ESCUCHO MÚSICA Y APRENDO”

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Encuentro musical en Tomillo con niños

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Gustav Mahler: „Meine Zeit wird kommen“ – Gmunden/Traunsee

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Tag der Alterskultur in Frankfurt

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Musicosophia en una escuela pública de Madrid

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Musicosophia en el Conservatorio de Móstoles

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L’Albero Musicale a Trento.

Intervento riuscito di “ecologia musicale”: l’Albero Musicale è stato trapiantato a Trento.

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Con l’appuntamento di sabato 14 maggio si è concluso il primo ciclo di pomeriggi di Musicosophia per bambini a Trento: ricominceremo a settembre, dopo la pausa estiva. Il bilancio di questa prima esperienza è decisamente positivo: anche se il numero di partecipanti non è stato altissimo, la qualità del lavoro musicale svolto è stata alta. Un gruppo di bambine si è appassionato all’approccio musicosophico alla musica classica ed è stato costante nella frequenza e molto attivo nella partecipazione: Andreina e io abbiamo notato dei bei progressi nel loro lavoro musicale durante questi quattro incontri.

È sempre molto bello osservare come i bambini siano aperti e disponibili a mettersi in gioco, come non abbiano pregiudizi e quindi apprezzino al massimo i “giochi d’ascolto” su brani musicali molto diversi tra loro: da quelli più tranquilli e introspettivi, a quelli che implicano un lavoro di scoperta di personaggi e atmosfere diverse, a quelli più movimentati che coinvolgono a livello corporale con danze o giochi di coordinazione.

È inoltre molto piaciuta la proposta dell’Albero Musicale, che è stato accolto con grande entusiasmo e attenzione. Voglio quindi ringraziare di cuore Alvaro Escalante e sua moglie Caty Petersen, i nostri Amici di Musicosophia in Messico, a cui si deve questa bella idea: portare al gruppo di bambini, la prima volta che ci si incontra, un grande disegno di un albero spoglio, a cui si andranno ad applicare, man mano che si prosegue negli incontri, le “foglie musicali”, cioè cartoncini a forma di foglia, con foto e nome del compisitore e titolo del brano musicale che si è lavorato in quell’occasione. A fine pomeriggio, per noi è stato anche pretesto per andare a ricordare ed elencare i brani ascoltati: “Vi ricordate con quale brano abbiamo iniziato oggi? Possiamo canticchiarlo insieme? E poi, quale abbiamo fatto dopo?” … e così via.

Per ora l’Albero Musicale di Trento è ancora una piccola piantina, esile e bisognosa di cura e di sostegno, ma Andreina e io ci metteremo tutto l’impegno e l’attenzione di cui siamo capaci affinchè si fortifichi, metta radici profonde e cresca rigogliosa. Arrivederci a settembre!

Manuela Baldessari e Andreina Failo

Seminario su Bruckner a Roma 12-13 febbraio 2011

Il Professor Balan e il suo stretto collaboratore, Gebhard von Gültlingen hanno condotto a Roma il 12 e 13 febbraio 2011 il seminario su: “Bruckner: un risveglio per la coscienza”.

Nel corso del seminario il professore ha ricordato ai numerosi intervenuti, che l’adagio dell’ottava sinfonia di Bruckner è stato dato per la prima volta in Italia, presso la comunità di Poggio del Fuoco, Città della Pieve (PG). Era l’anno 1984 e i partecipanti erano tutti nuovi all’insegnamento. Ci ha proposto un filmato girato proprio in quell’occasione, dove erano riconoscibili, fra gli altri, il fondatore della comunità Sergio Bartoli e un’amica di lunga data, Livia Altobelli, facendoci notare con quanta concentrazione e sacralità veniva eseguita la meloritmia, per di più ad occhi chiusi e a memoria. Tale filmato ha avuto un impatto notevole sulla platea suscitando commozione e ricordi e soprattutto ammirazione per un gruppo di persone pronte già alla prima esperienza a dare vita, sull’adagio dell’ottava sinfonia, ad un armonioso movimento meloritmico in perfetta sintonia con la natura circostante del luogo che li ospitava, cosa abbastanza rara per principianti. In proposito il prof. Balan ha ricordato che in quegli anni, in Italia in particolare, le persone si iscrivevano ai seminari senza sapere niente e senza aspettative, ma con una fervida partecipazione interiore tanto che al termine dei tre giorni (tale era la durata dei seminari allora) avevano capito tutto e afferrato la struttura del pezzo musicale. Tutto ciò era motivo di reciproca gratificazione tra conduttore e partecipanti. In nessun altro paese, ha aggiunto, aveva avuto una simile risposta. Infine ci ha invitato a riflettere sul fatto che oggi, purtroppo, il miracolo di quegli anni non si verifica quasi più, per varie ragioni ma anche a causa di tecnologie avanzate e sofisticati strumenti che, senza dubbio migliorano la qualità del suono per buona pace dell’ascoltatore occasionale e distratto, ma non favoriscono il processo mnemonico prodotto dall’uso costante e ripetuto del metodo.

Certo le cose sono cambiate da allora. C’è da chiedersi quanti oggi sono predisposti musicalmente all’approccio proposto da musicosophia senza una vera assunzione di responsabilità in termini di impegno e duro lavoro.

Ad ogni seminario, si percepisce sempre più, il sottile filo che lega il prof. Balan all’alto Servizio cui si dedica, esprimendo, allora come oggi, sempre lo stesso entusiasmo, la stessa energia e coerenza.

La meloritmia proposta, infine, da Gebhard è stata partecipata e apprezzata anche da persone che lo hanno incontrato per la prima volta.

Il valore della sacralità evocata dal prof. Balan è in realtà la vera essenza della musica di Anton Bruckner, un faro di Luce per le coscienze risvegliate. E in quest’ottica il seminario ha rappresentato un’opportunità per recuperare tale valore sia nel lavoro musicale, sia proprio come atteggiamento costante verso la vita.

Roma 28 febbraio 2011
Carla Silla

Séminaire du 30 avril et 1ér mai 2011 à Versailles

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Seminario de Bruckner. – Musica y memoria primordial –

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20 marzo 2011 – Musicosophia a Napoli: “Le piace Brahms?”

Romanticismo racchiuso in forme classiche: intramontabile Bellezza

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Con mille ringraziamenti di cuore Ti restituisco la Tua splendida Sinfonia. Ho vissuto delle ore bellissime con questa partitura e posso solo compiangere coloro ai quali il piacere di questo capolavoro non regala la felicità. Le persone non musicali perdono qualcosa di enormemente grande. Non so quasi immaginare cosa potrebbe sostituire il piacere di suonare o di cantare dentro di sé questa musica. Certo, anche un quadro, una statua, un paesaggio possono manifestarsi al nostro occhio interiore, ma l’immobilità di queste immagini per me non potrà mai avere il fascino dei movimenti delle forme sonore, con i loro intrecci, le loro molteplici combinazioni e successioni, con le loro accelerazioni o i loro rallentamenti nell’organizzazione ritmica. In questo caso c’è una affinità con il pensiero, con la poesia, con la percezione dei diversi moti dell’animo cosa che non accade con l’arte figurativa

(Theodore Billroth a Brahms, Vienna 18.12.1883 da “Billroth/Brahms: lettere 1865-1894”, pag.67)

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Bambini, musica e giochi

19 marzo 2011 – VI° Seminario Pedagogico a Napoli.

Che grande Festa della Musica è stato questo sesto Seminario Pedagogico a Napoli! Una grande festa della musica e dei bambini: quanta attenzione negli occhi che scrutavano i gesti delle mani di Hubert Pausinger, quanta concentrazione nel rispondere agli stimoli dei giochi musicali, quanta gioia e spontaneità nel proporsi per seguire l’andamento melodico della musica con la bacchetta o per fare insieme la meloritmia. È stato evidente che lo spirito di Musicosophia non solo è attecchito, ma si è radicato profondamente nei bambini napoletani.

Durante il seminario, Hubert ha definito Nora Biglietto, organizzatrice e responsabile di zona, come “l’anima di Musicosophia a Napoli”; è proprio vero, e questo bel risultato anche nel campo pedagogico è merito della sua sensibilità e lungimiranza, che già sei anni fa le ha fatto intuire l’importanza d’intraprendere un lavoro musicale con i bambini anche in Italia, cominciando a Napoli.

Il Seminario Pedagogico si è svolto in un’atmosfera di leggerezza e allegria, ma nello stesso tempo i bambini hanno lavorato molto e sono stati attenti e concentrati per lungo tempo; questo è uno degli effetti del lavoro musicale attraverso il metodo di Musicosophia, che riesce a sviluppare queste importanti qualità attraverso il gioco e l’attività ludica. Hubert Pausinger riesce sempre a stimolare e coinvolgere i bambini con grande bravura e naturalezza, e la loro risposta è di conseguenza altrettanto naturale e partecipe.

I bambini sanno che Hubert viene una volta all’anno e lo aspettano con impazienza: per loro ormai l’arrivo della primavera significa anche una giornata di festa nella musica classica. La cosa che più impressiona è che, non appena Hubert comincia il lavoro musicale, i bambini sono perfettamente a loro agio e coinvolti; non sembra che siano passati dodici mesi dall’ultima volta, ma che si sia interrotto un gioco d’ascolto la settimana prima. Questa è la magia di Hubert Pausinger, della Musica e di Musicosophia.

Manuela Baldessari

A Manuela, che con tanto entusiasmo ha espresso le sue impressioni sul seminario pedagogico napoletano, va il mio più vivo ringraziamento per il suo ruolo attivo e il lavoro di collaborazione a Hubert. È diventata, durante questi sei anni, figura di riferimento molto amata dai bambini per le notevoli doti pedagogiche nel lavoro creativo musicale e per il suo spirito di amore e di servizio a piccoli e grandi nella nostra città.

Nora Biglietto

Verslag Mozart-weekend in klooster Steyl

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Musicosophia en el Conservatorio de Móstoles

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Musicosophia en Barcelona

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Schule des Hörens in Bad Vilbel

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México: Cursos semanales en la Escuela Nemohua

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Cursos a maestros de música en la ciudad de México

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México: Cursos semanales en la Fonoteca Nacional

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“musicosophia-news” Frühjahr 2011

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Musicosophia a Scuola: La Parola ai bambini!

Ogni martedì pomeriggio incontro presso l’istituto Gabriele D’Annunzio
di Motta Sant’Anastasia (Catania) un gruppo interclasse di 25 bambini di
3^ elementare: insieme ascoltiamo Musica classica secondo il Metodo
Musicosophia.

Link all’articolo completo
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Pomeriggi musicali coi bambini a Trento

Dopo aver partecipato al Ciclo di Formazione all’Ascolto, aver seguito per alcuni anni i Seminari Pedagogici di Hubert in Italia (a Napoli, Piove di Sacco (PD) e Rovereto) e dopo aver iniziato a lavorare coi bambini e la musica classica durante i pomeriggi musicali di Marina a Piove di Sacco e un Seminario Pedagogico a Catania con Tania, ho iniziato con Andreina a organizzare pomeriggi musicali coi bambini anche qui a Trento.

Durante questi pomeriggi vengono proposti piccoli brani di musica classica dei Grandi Maestri e i bambini hanno così l’opportunità di entrare in relazione con quest’arte meravigliosa attraverso il metodo di Musicosophia che, nella sua versione per i più piccoli, si basa essenzialmente sul gioco. Ma sono giochi molto speciali, incentrati sull’ascolto attivo e concentrato, sul canto che segue la musica, sulla coordinazione del movimento delle mani e del corpo in sintonia con la musica e l’andamento melodico.

I bambini vengono stimolati ad ascoltare con attenzione per iniziare ad individuare i “personaggi” che abitano la musica, per trovarne il carattere e definirlo con un nome; a distinguere le diverse sezioni che formano i brani, le atmosfere delle varie parti, i loro diversi colori. Tutto questo contribuisce a sviluppare la capacità di ascolto e concentrazione nel bambino, crea in lui un’attitudine alla percezione e al rispetto di se stesso e dell’altro.

Attraverso giochi e attività di coppia e di gruppo, i bambini apprendono giocando a socializzare e a relazionarsi con gli altri con modalità collaborative e solidali, senza rivalità o competizioni da vincere. I giochi e le melodie vengono ripetuti finchè tutti non riescono a seguirli in maniera naturale e fluida, senza giudizi o valutazioni.

Si viene a creare un “luogo speciale”, in cui anche il tempo scorre in maniera particolare: ogni attimo viene vissuto intensamente e pienamente ma, alla fine, di solito si ha la sensazione che sia passato troppo in fretta.

La Musica ha questo grande potere: ci coinvolge totalmente nelle sue atmosfere ed entra in tutti noi, grandi e bambini, molto profondamente. Lasciando una traccia indefinibile ma, forse proprio per questo, molto significativa. Un piccolo tesoro che sentiamo di dover proteggere e coltivare.

Ci piace osservare gli occhi dei bambini mentre lavoriamo e giochiamo con la musica: sono occhi gioiosi, allegri, intelligenti, svegli, attivi, vivaci, concentrati, alle volte estremamente seri, perfettamente in sintonia con la musica, alle volte con grandi domande in cerca di una risposta. Ci piace osservare il movimento delle loro mani con la musica, ci piace ascoltare le loro riflessioni e i loro commenti, che quasi sempre esprimono qualcosa di saggio e ci insegnano qualcosa di nuovo.
Ogni bambino è il benvenuto a questi nostri Appuntamenti Musicali.

Manuela Baldessari e Andreina Failo

Bericht Neuenbürg (Nordschwarzwald), Ev. Gemeindehaus am Schlossberg

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Gruppi di Musicosophia per bambini e ragazzi a Piove di Sacco (Padova)

Gli incontri non hanno scadenze prefissate, l’appuntamento è atteso, i bambini arrivano con convinzione, è importante che sia per loro scelta, allora quando partecipano ascoltano ‘attivamente’.

E’ un tempo, un luogo dove si crea l’interesse per la musica classica, uno spazio nel quale potersi esprimere con la grande musica, un momento dove poter entrare intensamente nell’atmosfera della musica.

I bambini sono liberi di sperimentare i giochi d’ascolto, di seguire il segno musicale dell’ascoltatore – la meloritmia : ascendente, discendente, che gira su sé stessa, salta, danza. Melodie coraggiose, forti, tenere, che entusiasmano o danno pace. I bambini forse cantano, forse non lo fanno, forse entrano in relazione subito, forse hanno bisogno di più tempo. Assegnano nomi alle melodie, scoprono idee musicali, interiorizzano la sostanza musicale che, con le sue armonie, viene a sostegno della loro crescita.

E’ una scuola ? Ci sono degli educatori, ma non nel senso tradizionale, sono amici della musica, si studia, ma senza verifiche, i bambini vengono corretti poco, ciascuno lo fa da sé stesso nell’interazione con la musica o nel lavoro di coppia con gli altri. Si rispettano le loro immagini sulla musica, si interiorizzano le melodie con le mani oltre che con il canto; la musica parla al bambino, ascoltando e riconoscendone le idee egli contatta una dimensione al di là della superficie sonora e scopre anche le proprie profondità sviluppando speciali attitudini del cuore.

Il bambino ritorna per la relazione con quei suoni, con gli altri piccoli ascoltatori e per il modo in cui la musica classica lo fa sentire.

Marina Zago