Seminario su Bruckner a Roma 12-13 febbraio 2011

Il Professor Balan e il suo stretto collaboratore, Gebhard von Gültlingen hanno condotto a Roma il 12 e 13 febbraio 2011 il seminario su: “Bruckner: un risveglio per la coscienza”.

Nel corso del seminario il professore ha ricordato ai numerosi intervenuti, che l’adagio dell’ottava sinfonia di Bruckner è stato dato per la prima volta in Italia, presso la comunità di Poggio del Fuoco, Città della Pieve (PG). Era l’anno 1984 e i partecipanti erano tutti nuovi all’insegnamento. Ci ha proposto un filmato girato proprio in quell’occasione, dove erano riconoscibili, fra gli altri, il fondatore della comunità Sergio Bartoli e un’amica di lunga data, Livia Altobelli, facendoci notare con quanta concentrazione e sacralità veniva eseguita la meloritmia, per di più ad occhi chiusi e a memoria. Tale filmato ha avuto un impatto notevole sulla platea suscitando commozione e ricordi e soprattutto ammirazione per un gruppo di persone pronte già alla prima esperienza a dare vita, sull’adagio dell’ottava sinfonia, ad un armonioso movimento meloritmico in perfetta sintonia con la natura circostante del luogo che li ospitava, cosa abbastanza rara per principianti. In proposito il prof. Balan ha ricordato che in quegli anni, in Italia in particolare, le persone si iscrivevano ai seminari senza sapere niente e senza aspettative, ma con una fervida partecipazione interiore tanto che al termine dei tre giorni (tale era la durata dei seminari allora) avevano capito tutto e afferrato la struttura del pezzo musicale. Tutto ciò era motivo di reciproca gratificazione tra conduttore e partecipanti. In nessun altro paese, ha aggiunto, aveva avuto una simile risposta. Infine ci ha invitato a riflettere sul fatto che oggi, purtroppo, il miracolo di quegli anni non si verifica quasi più, per varie ragioni ma anche a causa di tecnologie avanzate e sofisticati strumenti che, senza dubbio migliorano la qualità del suono per buona pace dell’ascoltatore occasionale e distratto, ma non favoriscono il processo mnemonico prodotto dall’uso costante e ripetuto del metodo.

Certo le cose sono cambiate da allora. C’è da chiedersi quanti oggi sono predisposti musicalmente all’approccio proposto da musicosophia senza una vera assunzione di responsabilità in termini di impegno e duro lavoro.

Ad ogni seminario, si percepisce sempre più, il sottile filo che lega il prof. Balan all’alto Servizio cui si dedica, esprimendo, allora come oggi, sempre lo stesso entusiasmo, la stessa energia e coerenza.

La meloritmia proposta, infine, da Gebhard è stata partecipata e apprezzata anche da persone che lo hanno incontrato per la prima volta.

Il valore della sacralità evocata dal prof. Balan è in realtà la vera essenza della musica di Anton Bruckner, un faro di Luce per le coscienze risvegliate. E in quest’ottica il seminario ha rappresentato un’opportunità per recuperare tale valore sia nel lavoro musicale, sia proprio come atteggiamento costante verso la vita.

Roma 28 febbraio 2011
Carla Silla

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